lunedì 1 ottobre 2007

Ogni giorno l'immenso Gaber

Non riesco più a stare in silenzio.
Non posso credere a quanto sta succedendo.
Tutti i giorni assistiamo inermi allo sciabordio di attacchi.
Come le onde del mare dopo un po' non le senti più.
Ti abitui.
E tutti uniti nell'attaccare quei pochi disgraziati che si pemettono di alzare la voce.
Attaccano coloro che non si rassegnano a vivere in un paese INCREDIBILE.
Rievocano spettri del fascismo, del nazismo per isolarli.
Non lo accetto!
Non accetto che la speranza di fare crescere i miei figli in un paese onesto sia tacciata da comportamente fascista.
Non accetto che ciò che vogliono far passare per sicurezza è in verità una vergognosa moltiplicazione di regole inutili che rendono tutti i cittadini dei burocrati.
Non accetto che il figlio di una persona che ha rovinato una delle maggiori aziende italiane, mi dica che l'antipolitica è un pericolo (lo chieda ai risparmiatori buggerati cosa è più pericoloso).

Vi lascio a questo pezzo di grande teatro di Gaber
Qualcuno era comunista

Io non ero comunista, ma speravo in un mondo migliore e forse ci spero ancora.